Scritto da: Maria De Benedictis

Racconto scomodo: Anna e il mostro


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Oggi ti ho fregato!
Quando arriverai sarò via già da un'ora.
Ho raccontato a mamma che devo passare da Lucia a prendere i compiti e che a danza ci vado con lei.
"Ciao mamma, vado."
"Mi raccomando, dritta a casa dopo la lezione."
"Va bene mamma. Ma perché non mi accompagni tu!"
"Ho provato tante volte a chiedertelo ma tu eri troppo occupata per ascoltarmi..."
A testa bassa, quasi di corsa come una ladra, mi affanno a raggiungere la scuola di danza.
"Ciao Anna! Stai andando a danza?" La macchina mi raggiunge.
"Sali ti accompagniamo noi."
"No zia, non ce n'è bisogno... faccio prima a piedi!."
"Dai Claudia, vai tu a piedi a casa di tua sorella, porto io Anna a scuola!"
La zia già scendeva...
"No zia, grazie davvero."
"Sali dai! Ti accompagna zio, tanto deve passare di là." Io non volevo.
No, ancora una volta no!
"Sali, Anna non eri di fretta!?"
Quel sorriso lo conosco bene... è una smorfia, l'interpretazione dei suoi luridi pensieri, ma lo vedo solo io...
Non posso fare altro, salgo.
Accende la radio.
Un porco può apprezzare la musica?
Guardo la zia che scompare dietro l'angolo a passo svelto.
Per un attimo penso stia scappando!
È possibile zia che ... [segue »]

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    Info

    Scritto da: Maria De Benedictis
    Riferimento:
    Denuncia contro la pedofilia il veleno degli uomini.
    Dedica:
    A tutte le bambine violate.

    Commenti


    15
    postato da , il
    Grazie, ma è per essere più autocritica e riflessiva...naturalmente non mi lascerò condizionare più di tanto...
    Avete tutti ragione sul fatto di approfondire alcuni punti, ma il mio intento era proprio colpire dritto senza perdersi in dettagli, fare sentire tutto il dolore presto e forte, senza pensare, ma arrivando al dunque, al fulcro, senza indugio ,senza giustificazione...:)
    14
    postato da , il
    Ho finito di leggere (per questioni di tempo - mio - l'ho diviso in due volte),
    anche io penso che vista la crudezza del racconto, qualche riflessione che lo spezzasse che so: il ricordo dello zio prima più ampliato; il rapporto con la sorella minore...o la fine che dice Anna è il mostro e rende ancora più crudo il racconto.
    D'altronde mi pare di capire che è quello che volevi rendere nel racconto e quello che io dico è rapportato solo al mio tipo di sensibilità verso tale argomento.

    Perché, comunque, decidere dai giudizi se partecipare ai concorsi?
    Ce ne sono di quelli gratuiti, puoi cominciare a provare da quelli...
    Valido sicuramente il racconto lo è...
    13
    postato da , il
    grazie anche a te Mastro.
    12
    postato da , il
    Ho letto il tuo racconto,lo trovo molto crudo così come deve essere questa realtà per chi la subisce .Una realtà troppo spesso poco punita da leggi cieche e sorde.Sicuramente un racconto degno di nota
    11
    postato da , il
    grazie mille.
    è verissimo, il mini racconto è frettoloso, ma scontato...non so!
    io volevo spiegare tramite i pensieri della ragazza, durante un'unica violenza, tutta una serie di effetto causa -conseguenza per cui una ragazzina non riesce a parlare.
    Non volevo assolutamente entrare in tutta la situazione familiare della ragazza o dello zio, com'è cominciata e com'è finita, anche se finita ancora non lo è, ma semplicemente mettere a fuoco la violenza , con tutta la sua crudezza, creare un'insopportabile situazione di imbarazzo e vergogna e far rimanere addosso solo quella!
    a dispetto di chi giustifica i comportamenti maschili come conseguenza di una minigonna o di una scollatura audace, anche se a portarla è una bambina, anche se a maggior ragione è sua nipote!
    Proverò a sviluppare qualcosa di più impegnativo...grazie cmq, la critica mi serve per crescere...

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