Zac
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...che diventerà una larva senza speranza? Lei è così giovane, e bella, e impegnata con il suo lavoro e poi... suo padre... non permetterà alla figlia di rovinarsi la vita per me. Un giorno troverò il coraggio di lasciarmi andare giù, lo troverò.
Zac si alzò di scatto, come se avesse intuito i suoi pensieri e gli leccava il viso.
"Tranquillo, Zac, non saprai quando sarà il momento, mi aspetterai come se fossi partito per lavoro, lo hai sempre fatto. Piuttosto, aiutami ad alzarmi... stai fermo che mi appoggio a te... Sù, andiamo a casa!"
Quando Ruggero aprì il cancello con il telecomando, vide Arianna sulla porta di casa che li stava aspettando.
"Dove siete stati? Amore, sai che non ti devi affaticare e sei andato via senza avvisarmi. Volevo chiamarti, ma hai lasciato il cellulare in casa... cosa è successo?"
L'aiutò a scendere di macchina porgendogli le stampelle e abbracciandolo, si accorse che aveva pianto.
"Dio mio, Ruggero, cos'hai, perché hai pianto?"
"Non ho pianto, mi era entrato un moscerino nell'occhio, non preoccuparti e rientriamo in casa, sono molto stanco."
La tavola era apparecchiata e un profumo di arrosto invadeva la cucina, ma Ruggero si sdraiò sul divano dicendo che non aveva ... [segue »]
Composto martedì 1 luglio 2014
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