Scritto da: Nadia Consani

Zac


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...sia anche guarito. Lo so, non è facile affrontare tutto questo, ma non devi mai perdere la speranza."

Fuori stava piovendo e Ruggero era di malumore, Zac usciva ogni tanto sotto la tettoia in giardino per fare i suoi bisogni e Arianna ritardava a venire a casa.
Non stavano passando un bel periodo, lui era sempre nervoso perché le terapie davano pochi risultati e lei qualche volta restava dai suoi genitori perché faceva tardi in farmacia. Tutto andava come Ruggero aveva previsto, lei si sarebbe stancata e lo avrebbe lasciato.
Non poteva darle torto, perché stare con una persona in quelle condizioni non era facile e anche se diceva di amarlo, aveva la sua vita, il lavoro, un avvenire, mentre lui...

"Ciao, scusa il ritardo, ma quando piove le strade si allagano e c'era molto traffico e poi..."
Arianna, prima ancora di togliersi l'impermeabile, lo aveva salutato e si era seduta accanto a lui.
"... e poi mi sono trattenuta con mio padre."
"Già, tuo padre... il Generale che non sopporta che sua figlia faccia la crocerossina ad un miserabile... cosa si è inventato questa volta?"
"Ti ricordi, ti avevo parlato dell'altra farmacia che rilevò a Milano? Mi ha detto che ... [segue »]
Composto martedì 1 luglio 2014

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