Aurora e le spine di Rosa
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...come se ogni forza stesse abbandonando il suo corpo, per sempre. Non c'era ragione di continuare a vivere. Il cavaliere era in ginocchio adesso, vicino al corpo della donna che amava più della sua stessa vita e che ora stava morendo per mano sua. Il sole tramontò e giunse la notte. La fine era ormai vicina, quando tre lacrime silenziose caddero dagli occhi di lui sul petto di Aurora. E così, in quella notte oscura in cui ogni speranza sembrava perduta, sulla terra accadde un altro miracolo di perfezione. Il primo ad andarsene fu il dolore. Così com'era venuto, scomparve, d'incanto. Poi il respiro tornò regolare e le guance di Aurora ripresero il loro naturale colore. Il sangue che prima scorreva copioso dal suo cuore, ora non versava più. La ferita iniziava lentamente a rimarginarsi e Aurora si sentiva rinascere. Quando si risvegliò, c'era l'Amore pronto a tenderle la sua mano. Uniti in un tenero abbraccio, rimasero fermi a guardare le stelle, felici come solo due innamorati sanno esserlo. Quando sorse la luna coi suoi riflessi d'argento, i due videro che nel punto in cui era caduta Aurora, dalla terra bagnata dal sangue di lei, erano cresciute centinaia di rose.... [segue »]
Composto venerdì 1 marzo 2013
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