Colei che brevemente fu e che mai in vita conobbi
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...in alto un marmo di circa 3 metri, rettangolare, firmato dallo scultore Antonio Saccà che era uno dei più illustri scultori messinesi dell'Ottocento. In cima al marmo completamente bianco con qualche disegno artistico dello stesso colore ma un po' più ricalcato, vi era un cerchio dove sicuramente doveva esservi stato il volto di Marietta che stranamente, era sparito, forse solo da quella tomba, poiché i volti delle altre statue erano ancora tutti al loro posto. La mancanza di esso, la deducevo dai segni che erano ancora visibili all'interno di quella specie di cerchio creato apposta per inserirvi il volto stesso. Alla base, la tomba era completamente nuda senza l'ombra d'un fiore, come del resto ogni tomba di lassù, era davvero troppo il tempo passato dalla sua morte. Circondata da erba alta non curata e da trifogli, aveva intorno una catena arrugginita che avvolgeva completamente la sua lapide e quella del padre che era sepolto, accanto alla figlia, dentro la stessa catena. La tomba di lui però, anche se uguale per struttura e dimensione a quella di Marietta, aveva il volto infisso sul marmo. Era un uomo anziano, Domenico Cianciolo, un volto pallido, sereno, occhi incavati ma dolcissimi che mostravano una ... [segue »]
dal libro "Colei che brevemente fu e che mai in vita conobbi" di
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