Scritto da: CLAUDIO CISCO

Colei che brevemente fu e che mai in vita conobbi


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...dove sembrava ci fosse il fantasma d'una dolce ragazza vestita di bianco con i capelli al vento, ma più salivo e più mi accorgevo che il rischio aumentava. La scala infatti cominciava a cigolare, era fatta di uno strano tipo di legno.
Io, ormai del tutto rapito da quell'incantesimo, ero lì deciso a salire sino in cima come se quella scala simboleggiasse il mistero ma, ad un certo punto, la vidi spezzata, non ho mai saputo il perché né se poi più su sarebbe ritornata sana, ma l'impressione che ebbi in quel momento, fu quella che qualcuno o qualcosa inspiegabile, non volesse farmi arrivare nemmeno ad un quarto dell'altezza di quella chiesa. Così, deluso, ritornai indietro, chiusi la porta, e ormai coraggioso e forte, mi avviai al di fuori per scoprire fra le antiche tombe, quella che ormai sembrava fortemente vicina, sembrava fortemente chiamarmi.

Tra le antiche tombe

Non appena uscii dalla chiesa, mi trovai perso tra le tombe antiche dell'Ottocento, ma nello stesso tempo ero felice perché sentivo che quel qualcuno che mi stava chiamando, era vicino anche se molto probabilmente perduto fra tutte quelle che mi circondavano. Mi trovavo in un vialetto, una specie di villa tutta stile ottocentesco.... [segue »]

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    Scritto da: CLAUDIO CISCO
    Riferimento:
    Il racconto è narrato quasi per intero in prima persona e mi vede protagonista. Tuttavia ho preferito usare lo pseudonimo di Manuel. Tutti i nomi e i fatti citati nel racconto corrispondono a persone realmente vissute e a fatti realmente accaduti.

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