Scritto da: CLAUDIO CISCO

Colei che brevemente fu e che mai in vita conobbi


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...aveva una finestra sbarrata, arrugginita che sporgeva dietro la chiesa verso altre tombe. Ai lati del tetto v'erano appesi due quadri che portavano foto raffiguranti due Madonne quasi sbiadite. I due quadri erano piccoli e le due Madonne però erano diverse l'una dall'altra. Una aveva l'espressione triste, compianta, l'altra sembrava un po' più rassegnata certa di trovare ristoro nella carità cristiana, nell'aiuto di Dio. Nel guardare quei quadretti che spiccavano in mezzo al muro bianco, in parte smangiato, mi vennero in mente tutti coloro che dovevano essere ricoverati lassù in tempi passati, confortati dall'aiuto della Madonna ed io immaginavo i dolori, i pianti, le preghiere, le invocazioni che ora tornavano come un'eco nella stanza che sembrava pacata, addormentata, serena, straordinariamente elevata al cielo. In cima al tetto, v'era appeso un lampadario a forma di cerchio che teneva strette delle lampadine spente, alcune delle quali consumate dal tempo, come quelle candele che vengon meno affievolendosi dinanzi all'altare. Da quella stanza, vi si entrava in un'altra tramite un'apertura uguale alla prima però senza più porta. Entrando, per terra, vi erano pezzi, schegge di legno penso della porta stessa. In quell'altra stanza di dimensioni e di atmosfera simili alla prima, io vedevo la ... [segue »]

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    Scritto da: CLAUDIO CISCO
    Riferimento:
    Il racconto è narrato quasi per intero in prima persona e mi vede protagonista. Tuttavia ho preferito usare lo pseudonimo di Manuel. Tutti i nomi e i fatti citati nel racconto corrispondono a persone realmente vissute e a fatti realmente accaduti.

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