Delitto perfetto - l'arresto
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...un respiro lungo e calmante e decido di andare a prendere un sorso d'acqua. Un altro fulmine e poi un tuono. Faccio uno scatto di paura. Sorseggio la fresca acqua e faccio un altro respiro. È tutto a posto mi dico. Ora va meglio e riprovo. Torno nell'altra stanza vicino al comodino e riprendo in mano la cornetta. Stessa cosa di prima ripeto: 113 compongo il numero e attendo. Ora sono ubbidiente e rispondo perfettamente: Sono Patrizia Castagni e abito a largo portici 81. Motivo della chiamata tremo e dico è morta mia zia Celeste ma non sono stata io. Il poliziotto mi fa attendere un attimo e mi passa un altro. Ripeta e stia tranquilla arriviamo. Ho agganciato la cornetta come non ho mai fatto prima. L'ho sentita pesante come fatta di sassi. Zia è ancora per terra e la guardo da qui. Mi avvicino e l'accarezzo. Inizia ad essere fredda. Poi di ghiaccio. Il viso si rilassa e io la guardo mentre fissa il cielo in un punto indietro. Ho visto in un film che si chiudono gli occhi ma non ci provo. Invece piango e non mi fermo neanche quando arriva la polizia. L'abbraccio forte la zia ... [segue »]
Composto martedì 15 aprile 2014
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