Il pasto del vagabondo
Scegli la pagina:
...suo cane farà festa, eh si si festa ah, beh"
Matteo prese la busta e si diresse a casa, era solito fermarsi al bar vicino la stazione per un aperitivo prima del pranzo, ma oggi fece una eccezione, il commento del barbone da qualche giorno lo irritava.
Matteo era un ricco imprenditore milanese, da qualche anno si occupava di case, gli bastava affittare le sue per vivere in completa agiatezza. Aveva però un difetto, non amava le persone, che con gli anni lo avevano cambiato tantissimo, ma nonostante il suo pessimo rapporto con la gente continuava a gestire lui stesso le sue proprietà.
Tornato a casa sbattè con forza la testa del mammifero contro il muro del corridoio, le ossa del craneo si ruppero e strapparono le buste, lasciando segnato sul muro bianco una grande chiazza di sangue di un rosso vivo, unito a delle maculazioni più scure dello stesso.
Matteo aveva un carattere particolare, gli è sempre piaciuto la vericità delle cose, la naturalezza con cui fossero presenti in natura. Fece quel gesto perché gli piacè molto il senso di crudo, di sporco, di sofferenza immaginaria che un simile gesto potesse creare.
Lasciò a terra la testa e accese il ... [segue »]
Composto lunedì 12 luglio 2010
Leggi un altro Racconto Tutti gli Argomenti
Immagini con frasi
Consigliati
Ultimi argomenti inseriti
Commenti