Il pasto del vagabondo
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...in bocca e se lo passò tra i denti per sentirne il sapore, poi lo pose tra i molari e premè forte. L'occhio si schiacchiò e si ruppe, facendo fuoriuscire un liquido viscido e gelatinoso, dandogli un sapore tutto nuovo.
Esclamò: "Fantastico!"
L'occhio gli diede un sapore di fogna, impastandogli tutta la bocca e depositando il giallo dell'interno sui suoi denti, scartò il pomodorino e prese il cervello.
Il cervello del bovino era ancora molliccio, caldo e tra le fessure vi era il sangue nero coagulato, in bocca aveva un sapore di aspro, untuoso, impastato.
Mangiò tutto con gusto, sorseggiando di tanto in tanto il giallo della sua urina, che conferiva al pasto un sapore originale.
Fine.
Composto lunedì 12 luglio 2010
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