Solitaria
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...testa che scoppiava in mille frammenti di shrapnel.
E barcollando riprese la discesa.
E mentre scendeva il rumore dei suoi passi divenne lo zoccolo duro e caprino del demonio, il suo respiro ansimante, i soffioni della buia tana. Sudava copiosamente, la maglietta incollata al suo corpo come una seconda pelle. Andava avanti per inerzia, lo sguardo sempre fisso a terra, unico pensiero arrivare alla fine di quelle scale, non aveva importanza cosa gli si sarebbe parato davanti, quale visione macabra, quale schiaffo in faccia... no, l'importante era arrivare, finire...
Si sentiva come la vittima di un grande scherzo, del più grande scherzo del mondo. Chissà dove si erano nascosti tutti gli altri? Magari, aperta una porta se li sarebbe trovati tutti lì, ad applaudirlo e a dargli grandi pacche sulle spalle e allora anche lui avrebbe riso delle scherzo ben riuscito e...
... e capì subito che così non era e mai sarebbe successo appena il suo sguardo si posò sul foulard rosso fuoco che giaceva per terra, che stonava come la risata di un pazzo durante un film drammatico, che stonava con tutto quello che aveva intorno che già di per se era stonato...
Giaceva lì, tra il 24esimo ... [segue »]
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