Solitaria
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Una pietra cadde nello stagno...
Si svegliò e capì di essere solo.
---... solo... sono morto...---
Non era il senso di solitudine che si prova quando il letto è freddo e non c'è nessuno accanto da cui poter spillare un po' di calore umano... no, era solo, assolutamente solo. Non capiva il perché lo sapesse così nettamente e assolutamente ma fu la prima sensazione che ebbe appena aprì gli occhi e si mise a fissare il tetto.
Tutto attorno a lui si trasformava, faceva caldo, si trovava all'inferno. La luce arrivava da un punto che egli non poteva vedere ed era rossa, arancione, verde, azzurra, era luce di fiamma, luce di dannazione
---... probabilmente uno scherzo dei miei occhi...---
Un odore di vecchio impregnava l'aria. La schiena gli doleva e si sentiva stanco e pesante. Con un non piccolo sforzo alzò la mano destra e se la portò davanti agli occhi e la guardò, anzi l'ispezionò tutta come se la vedesse per la prima volta in vita sua. Aveva le unghie lunghe e sporche. Dietro di lui vedeva solo buio, nessun ricordo. Si tastò la faccia tutta imperlata di sudore.
---... ho la barba devo tagliarla...---
Chiuse gli occhi, si appoggiò ... [segue »]
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