Un'alba di rondine
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...più bella del mondo, che regalare un momento felice... quella è la felicità. Che magari non c'è nemmeno bisogno di saper camminare, che basta esporre il tuo cuore alla gente e renderla felice, che tutto è felicità, che conoscere un amico sincero, quella è la felicità e che anche una piccola sorpresa può renderti un uomo diverso, che essere felice significa anche osservare il tramonto ma saper comunque che domani il Sole rispunterà, e significa cucinare qualcosa di buono, ascoltare la musica, aiutare la gente ad essere migliore. La felicità è anche dare una stretta di mano a tuo padre, e abbracciare tua madre. Che il sorriso di un fratello è un sorriso felice. Che la famiglia è felicità. Desdemona scrutò un po' intorno, ricordando ancora una volta i suoi vecchi momenti di felicità. E poi, delicatamente, senza farsene accorgere, ammirò con dolcezza suo marito. E infine, ancora una volta, riguardò suo figlio che cantava, cantava felice, libero, sereno. Una voce da angelo, il suo angelo. Capii che Jason l'aveva guarita, perché ciò che si era spento in lei, in quell'istante, era rinato in lui. Che lei era parte di Jason, e Jason era parte di lei. E capii che quella era la felicità. La felicità non è contenuta in un paio di scarpe, o in un sogno nel cassetto. Capii che essere felici significa perdersi, rimanere soli, non riuscire a scovare la strada di casa. Ma capii anche che essere felici significa ritrovarsi, ritrovare Jason, ritrovare Febo e ritrovare Desdemona. Ma soprattutto capii che la felicità... è essere rondine, anche solo per un istante.
Composto mercoledì 17 agosto 2011
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