Mondi paralleli
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...necessarie; solo a pranzo andava dalla madre che abitava al piano di sotto e lei ogni giorno andava su a vedere se aveva bisogno di qualcosa, anche se Rita la brontolava perché non voleva disturbarla.
"E dai, mamma, non sono mica invalida!" Le diceva ridendo per tranquillizzarla e sdrammatizzare.
Passava il suo tempo a leggere, a scrivere, ad ascoltare musica che era la sua passione preferita e quando il tempo glielo permetteva, andava in giro con la macchina, sì, perché guidava ed aveva imparato a scendere e salire portandosi dietro la sua sedia pieghevole.
A questo punto fece ridere a lungo Nicola, perché gli raccontò di quanta fatica avesse fatto le prime volte per smontare e rimontare la sedia e mettere le ruote sul sedile davanti e il telaio sul sedile posteriore dell'auto.
Gli sembrava di vederla mentre rideva anche lei nel fare la voce affannata nel descrivere lo smontaggio e il rimontaggio dei pezzi.
"Mi sono fatta i muscoli alle braccia," diceva ancora ridendo "però ho un problema, i sedili della macchina sono sempre sporchi, accidenti!".
Nicola le suggerì di mettere ben fissato un telo di plastica sulle sedute e così avrebbe risolto il problema.
"Hai ragione, ma ... [segue »]
Composto domenica 5 dicembre 2010
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