Romanzo trasteverino
Scegli la pagina:
...ricchi dei Parioli possiedono Ferrari e Jaguar; noi di Trastevere possediamo il mondo. Vagare senza meta a Trastevere, senza doveri né obblighi da assolvere, dà una piacevole sensazione di libertà. La mia unica preoccupazione riguarda le persone che non desidero incontrare, anzitutto rigidi integralisti e falsi amici. Sorpasso Vicolo del Bologna, Via della Pelliccia ed arrivo a Vicolo del Leopardo. Entro in un bar di Piazza Dè Renzi, che era stato un centro di incontro per studenti disperati sempre al primo anno di corso, che scopavano senza togliersi i jeans. Ora lo frequentano divorziate sul viale del tramonto, dame di compagnia che cercano di arrotondare all'ora del tè e vedove di bell'aspetto che, di tanto in tanto, mostrano astutamente un laccetto del reggicalze. Prendo un caffè. Guardo il vuoto attraverso la finestra del vecchio bar. Quel vuoto è pieno di cose: una donna sugli ottant'anni chiede l'elemosina per mantenere i genitori, un vecchietto guarda il culo delle passanti, e, siccome non può alzare ormai più niente, alza un sopracciglio, una spazzina municipale insegue brandendo la scopa un cane cagone e pure di destra, un orientale appena arrivato rovista tra il sudiciume dei portoni e nel frattempo si offre come maggiordomo ... [segue »]
Composto venerdì 10 maggio 2013
Leggi un altro Racconto Tutti gli Argomenti
Immagini con frasi
Consigliati
Ultimi argomenti inseriti
Commenti