La vita che non conosco.
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La vita che non conosco.
Mia nonna, 87 anni, di cui almeno venti passati a combattere una qualche malattia, a curarsi da qualche frattura o a risentire di qualche acciacco, mai una parola di sconforto.
Mai un lamento capriccioso di un vecchio-bambino che pretende attenzioni dai familiari.
Ora sono qui su una poltrona di fianco al suo letto d'ospedale pronto per la notte, mentre in tv passano "Qualcuno volò sul nido del cuculo". Lei mi chiede con sguardo prostrato di cambiare canale, dove fa più piacere a me.
Io, interiormente mi sento strappare le budella e le rispondo: "Tranquilla nonna, fa uguale, scegli te."
Lei insiste: "Mi basta sentire rumore e guardare le immagini, almeno mi tengono compagnia".
Silenzio.
Io fingo di guardare il film, forse anche lei finge.
Io con la coda dell'occhio osservo: catetere, sondino gastrico, tubi per l'ossigeno, gesso al piede destro, flebo sul braccio sinistro; Gesù crocifisso forse impallidirebbe.
Lei immobilizzata in quella sua personale croce di vetro e plastica, lamiere e liquidi cerca di distrarre la mente il più possibile da quella sua condizione.
Davanti a me passa una zanzara e, assorto nei miei pensieri su questa povera vecchia, mi fulmina un ricordo della mia ... [segue »]
Composto martedì 25 giugno 2013
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