Il bambino della Luna

I cristallini mi zampillano avanti e indietro.
I mattoni traballano come fossero tappeti volanti.

Salve, mi chiamo "tutt'intorno", anzi, "Tutt'Intorno", ché mi han detto che nome e cognome van scritti grandi.
Mi chiamo Tutt'Intorno perché giro e mi rigiro le cose tra le mani e io stesso ruoto tra tutte le mie cose.
Sono mie, le mie cose!
Ci provano più volte a sistemarle, ma quest'ordine che vogliono tutti loro, tutti gli altri, io non l'ho mai capito bene.
C'è gente che ripone le cose dentro a scatoloni immensi e gli scatoloni immensi vengono stipati dentro alla stanza più buia della casa.
Si sale la scala immensa, si apre una porta immensa e dietro c'è un buio immenso.
Chissà che paura hanno gli scatoloni immensi quando si spalanca la porta immensa e vanno a finire nella stanza immensa.
La chiamano soffitta.
Me la immagino fitta, fitta perché piena di tanti scatoloni immensi un po' bagnati perché piangono per il fatto d'essere stati sequestrati e tenuti prigionieri nella stanza immensa delle torture.
Io sono Tutt'Intorno, il salvatore!
Sicuro di non essere scorto da chicchessia, mi arrampico su per la scala immensa e, se son fortunato, trovo la chiave già dentro alla serratura – ... [segue »]

Mariella Buscemi

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