Il bambino della Luna

...mia madre non è stata attenta, stavolta – spalanco la porta e faccio ruzzolare gli scatoloni immensi giù per la scala.
Questo è il mio ordine!
Ho liberato tutti!
Le tartarughe ninja mi sono grate!
È di nuovo tutto nella mia stanza, in perfetto ordine.
Il mio ordine.

Ho numeri per la testa.
Serie infinite di radici quadrate ed elevamenti a potenza.
Periodici, cardinali, ordinari, decimali, interi, primi e soli.
Primi e soli.
7 x 8 = 56.
Non gli entra in testa ai miei compagni che 7 x 8 dà 56. Mai. Non sanno mai rispondere correttamente.
Io non parlo con la maestra, ma io lo so che 7 x 8 fa 56.
Lo so, ma sta nella mia testa.
7 x 8 = 56 dev'essere uno di quegli oggetti finiti in uno di quegli scatoloni immensi, nella stanza immensa, chiamata soffitta, fitta, fitta dove c'è quel buio immenso.
La mia testa, credo, funzioni così.
Come una soffitta.
Non c'è altra spiegazione, altrimenti i medici non la studierebbero così tanto e mamma e papà non ci si dispererebbero così.
Dicono che sono autistico e che dentro alla soffitta – ehm, dentro alla testa – ho molte isole dove abitano le cose che ... [segue »]

Mariella Buscemi

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