Don & Luke. Ogni maledetta estate
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Possedeva un modo del tutto originale nel dare la sveglia durante i lunghi ed assolati pomeriggi estivi al suo migliore amico che al contrario di lui preferiva dormire soporiferamente. Raccoglieva alcune piccole pietre da terra lungo la strada antistante l'abitazione di Luke e le lanciava alla tapparella semi socchiusa della sua camera da letto posta al primo piano di un'elegante villetta all'inglese progettata da un valente architetto salentino insignito del premio Compasso doro negli anni settanta. Avrebbe potuto più comodamente ogni volta suonare il campanello ma Don era un tipo discreto e così facendo c'era il rischio di svegliare l'intera famiglia di Luke.
Quel dormiglione del suo amico, che sarei io, aveva la sana abitudine di sonnecchiare dopo il lauto pranzo ed il tic tac provocato dalle pietruzze interrompeva per un po' la sua sonnolenza postprandiale: sveglia, ci sono due ragazze di Parma appena conosciute che ci aspettano per il solito giro enoturisticogastronomico. L'abitazione era collegata all'interno da una scala in legno di pregevole fattura ed ogni volta Luke doveva prestare molta attenzione nello scendere perché alcuni gradini cigolavano con l'inconveniente di svegliare i suoi genitori.
Dopo il quinto lancio di pietre, Luke era costretto però ad alzarsi in tutta ... [segue »]
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