La porta sulla strada
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Fuori è ancora buio.
Ancora mezzo addormentato, decide levarsi dal letto.
Lento si veste, infila un paio di vecchi sandali, giacca, coppola, apre la porta che dà sulla strada.
Alza lo sguardo verso le ultime stelle, l'aria è frizzante, leggera.
Poco lontano, due lampi di fuoco, attirano la sua attenzione: un
ringhiare sinistro, svela aguzzi denti minacciosi, propensi ad azzannare.
Un brivido percorre la sua schiena, spaventato rientra.
Sbarra porte e finestre, il pensiero corre a Fiorita, a Giulietta.
Dormono tranquille, ma fuori avverte il pericolo.
Il trillo di allarme di una sveglia inesorabile, fa sussultare sul letto Tonuccio, tanto che sveglia pure a Fiorita.
Il caffè fumante sul tavolo, un taccuino con tanti scarabocchi e le idee, più confuse che mai.
"Perbacco" oggi gli è riuscita bene al primo segno, quella curva che orla il petalo del bocciolo di rosa. "
Tonuccio faceva chilometri, traffico e tempo, per arrivare alla fabbrica di formaggi.
Frastuono di macchine, braccia meccaniche, aria condizionata. Pezzi da tavola nascevano dalla catena di montaggio, si discuteva di salari, di ferie, calcio e idoli di quel genere. Per Tonuccio assumeva l'importanza di fare il formaggio, allo stesso modo di come il corpo si muove, si riceve il respiro,... [segue »]
Composto lunedì 20 aprile 2020
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