Come un girasole
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...chiamata!"
"Sì... senti..."
Era titubante. Forse, dedussi, solo molto imbarazzata.
"Io... ho voglia di vederti!"
Mi sentii svenire.
"Ho davvero voglia di vederti. Mi manchi Manuel..."
Presi tempo per cercare di formare una frase di senso compiuto.
"Sì, anche tu mi manchi" ammisi, sinceramente.
"Se ti va... possiamo vederci" azzardò lei.
"Stasera sono ad un concerto con degli amici..." attesi una sua reazione, ma lei non commentò.
"E tra due giorni parto per le vacanze... starò via due settimane. Se vuoi ci possiamo vedere al ritorno."
Un istante di silenzio.
"Ok. Aspetterò" disse concisa.
Sì, avrei potuto fiondarmi da lei quella sera stessa se solo avessi seguito la mia voglia di riabbracciarla, ma avevo ritenuto opportuno darle e darmi il tempo per riflettere ulteriormente. Era una forma di rispetto che mi doveva. E che mi dovevo.
Il tempo passò, molto lentamente, ma passò.
Due settimane dopo ci ritrovammo. Ci bastò guardarci negli occhi, l'un l'altra, per capire che avevamo completato i nostri rispettivi percorsi. Ora ci attendeva quello più emozionante: il nostro percorso insieme.
Alcuni mesi dopo decidemmo di andare a convivere. Poi, presi dall'euforia della cosa e dalla possibilità di sfruttare un appartamentino libero, decidemmo di sposarci.
E la mia ... [segue »]
Composto nel agosto 2009
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