Come un girasole
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...tempo! Non ti cercherò e non ti disturberò. Rispetterò i tuoi tempi. Ma spero che tu abbia ben chiaro ciò che provo per te..."
Lei mi accarezzò una guancia, delicatamente.
"È proprio per questo motivo che voglio essere sicura di ciò che voglio. Non intendo prenderti in giro o, peggio, usarti per raggiungere la mia indipendenza. Ma questo mi fa male, credimi!"
Con quelle parole si congedò da me.
Quel pomeriggio piansi tutte le lacrime che avevo in corpo e mi sentii deluso, amareggiato e sconfitto.
Ripresi ad uscire con gli amici senza di lei. E tutti che mi dicevano che era una stronza, che non mi meritava etc etc etc. Parole infarcite di accuse e di illazioni.
Ma io non le sentivo neanche. Io l'amavo perdutamente. Nella mia mente c'era solo lei. Neanche le altre mi facevano più effetto. Nel mio cuore c'era solo il suo nome e nelle mie orecchie solo la sua voce...
Nessuno la conosceva quanto la conoscevo io. Nessuno sapeva quanto fosse speciale ed unica. Nessuno aveva provato le sconosciute, prorompenti emozioni che mi aveva dato... Nessuno, quindi, aveva il diritto di giudicarla.
Ero certo che anche la realtà del mio passato avesse condizionato la sua ... [segue »]
Composto nel agosto 2009
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