L'inizio della fine
Capitolo: 1Scegli la pagina:
...sta ritto vicino al gelso e perplesso mi guarda, teme che mi sia sentito male, me ne accorgo dal modo come mi guarda. Mi scuoto del tutto, alzandomi in piedi e gli dico di star bene.
"Piuttosto..." sto per chiedergli spiegazioni su quel disegno nel campo di grano e, sorpreso, mi blocco con le parole in gola. Nel campo sottostante non vi è nulla, solo il grano rigoglioso pronto per essere mietuto, dei disegni nessuna traccia. Ripiombo nella confusione mentale ma non oso dire nulla per non passare per pazzo. Borbotto qualcosa d'incomprensibile, anche a me stesso, raggiungo Giuliani e con le dita che battono sull'orologio gli dico che si è fatto tardi e la raccolta dei gelsi sarà per un'altra volta.
Egli mi guarda sorpreso e quasi con sospetto. Indicandomi il cesto mi dice: "e quelli chi li ha raccolti?"
Ecco, se avevo avuto un minimo dubbio di essermi sognato tutto, quel cesto, ricolmo di grossi gelsi, mi fa ricredere. Confuso non so come spiegarmi e, per fortuna, la sua dedizione mi viene incontro.
"Ah, dottore siete proprio un tipo imprevedibile, ma un gran simpaticone, vada, vada pure, le farò pervenire una cassetta intera di gelsi". Ridendo si allontana,... [segue »]
Composto domenica 10 ottobre 2010
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