L'inizio della fine
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...familiare. Vedo un uomo, alto e magro, con i capelli lunghi, vestito con un specie di saio simile al mio ma non di plastica, forse è lana, è seduto su un mucchio di pietre, parte di un muro a secco diroccato, ha le braccia larghe, in segno di invito. E numerose figure umane si dirigono verso di lui.
Un altro squarcio nella mente, la scena la riconosco, la vediamo dappertutto in migliaia di effigi. Nella mente si formula una frase "Fate che essi vengano a me". Mio Dio, non era ai bambini che Egli si rivolgeva ma a Loro! Li rivedo, tutti uguali, tutti somiglianti, tutti felici. Non me ne accorgo ma le lacrime scorrono sulle mie guance. Vedo un'altra scena, è ancora Lui, questa volta sembra ammonire:
"Beati gli ultimi che saranno i primi". Ed è ancora a Loro che si riferisce, quando parla dei deboli di spirito. La scoperta mi travolge i sentimenti, mi accorgo di tremare, ritorno al presente e sono solo. Egli non c'è più, sono anima solitaria su quello sperone di roccia.
"Dottore ma non doveva fare incetta di gelsi?" La voce di Giuliani mi scuote, come risvegliandomi da un profondo torpore mi guardo intorno, l'allevatore ... [segue »]
Composto domenica 10 ottobre 2010
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