L'inizio della fine
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...testa mi sfiora appena il mento, mi chiedo quanti anni abbia, non è facile intuire l'età di un down. Mi sorride felice di avermi rincontrato, lo guardo teneramente e gli sfioro la guancia paffutella con le dita. Allora si discosta e mi guarda dall'alto in basso, il mio abbigliamento lo diverte e lo mostra con una risata spontanea. Rido anch'io, poi facendomi serio gli indico più esplicitamente il campo di grano. Senza scomporsi mi fa cenno di sedermi, lo faccio seguito da lui, ora siamo più o meno alla stessa altezza. Mi prende la mano e l'avvolge, come una perla nella conchiglia, tra le sue. Osservo le sue movenze con semplice curiosità poi, improvvisamente, qualcosa mi squarcia la mente.
Visioni di un mondo sconosciuto mi scorrono in rapida successione davanti agli occhi. Mi trovo tra migliaia di altre persone, indaffarate in normali attività diurne e, incredibile sono tutte down come lui, si muovono con estrema naturalezza, non faccio in tempo a fissare quelle immagini che già altre prendono il loro posto. Come un registratore che ritorna indietro così velocemente la storia scorre davanti ai miei occhi, infine si posa senza alcun assestamento su un quadretto di vita a me molto ... [segue »]
Composto domenica 10 ottobre 2010
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