Rosa
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...- Mi ero trovata più volte con le sue mani intorno al collo - lo aveva fissato negli occhi, istigandolo a continuare, così che avesse paura e demordesse nel suo intento. Ci riusciva. Una volta aveva sostenuto lo sguardo fisso nei suoi occhi mentre lui la minacciava con un pugno, e la teneva con la mano libera, bloccata con le spalle al muro. In quei tremendi momenti capiva, e ne era sorpresa, che lui era più disperato di lei. Era divorato dai sensi di colpa, sapeva di essere dalla parte sbagliata e ciò, incrementava la sua disperazione che sfogava nell'aggressività indebolendo così la sua volontà. Lei invece prendeva forza e determinazione perché era animata da una forte esigenza di riscatto che la invadeva. - Era il dolore che sentiva profondo fino ad invaderle l'anima, a scatenarle questa nuova forte visuale - Rosa nel ricordare ne è ancora angosciata. Mi è evidente che ciò ha vissuto le ha lasciato delle cicatrici che nemmeno il passare del tempo riusciranno a cancellare. Sono le cicatrici che si formano quando a esserne stata ferita è l'anima. Dentro di me sento, e non so perché, di condividere questo stato d'animo. Il suo racconto mi coinvolge ... [segue »]
Composto martedì 22 gennaio 2013
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