Caronte

...lo lascio nel fango annegare.
Eretici urlano inganni ma quegli occhi non mi lasciano dubbi.
Sembra mi pare esser De Mita non può essere morto a me prima!
Politici e papi, molli e bugiardi chi sono costoro che ringhiano un poco. Si picchiano e urlano cose mai fatte.
Iracondi profani ignavi del mondo attendono il giudizio nel fango infinito.
Scorgo i corpi vivi di chi parevano bestie viscide e appiccicaticce a ciò che muoversi in questo fango osa.
Sono uomini gementi che col dolore creano forza di spinta e l'onda che mi dirige.
Tutto gorgoglia e poi irrompa son iracondi i corpi che colpendosi si fanno inganno e urla.
Son tanti e tutta l'onda che si sposta quest'anime che tentano di capovolgere la barca. Come noi sento dire malignamente ma non cedo e spingo a terra i piedi mentre il mio baglior li acceca.
Aspetto ferma sdraiata a terra mentre l'onda scema verso la ritrovata pace.
Una visione mi appare. Pare donna e con calma voluttuosa mi corregge.
Guarda con gli occhi del cuore e non con quelli tuoi ingannevoli. Sembra e non è quando avanzi ed è ciò che non pare ciò che vedi e odi.
Segui la corrente, non ... [segue »]

Francesca Genna

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