La giacca magica
Capitolo: Una storia di provinciaScegli la pagina:
...donnicciole del paese, che mal sopportavano gli sguardi eloquenti con cui gli uomini, mariti e non, seguivano gli andirivieni di Silvana tra i tavolini del caffé, infatti lei serviva lì, ai tavoli del Caffé Pezzi, col suo vassoio, il suo sorriso e il suo fare serio, che non dava confidenza a nessuno. Ma poi, l'amore l'aveva presa: era arrivato Giovanni, commesso viaggiatore, occhi di velluto nero, parole audaci, tutto il calore della Sicilia da cui proveniva... e la fitta nebbia di quel paesetto si era sciolta nel cuore della Silvana che lo aveva amato con lo slancio e la passione dei suoi vent'anni, senza riserve e senza domande. Così poi Giovanni era sparito e lei si era ritrovata con un bel pancione e i risolini delle comari, che comunque, masticarono amaro, perché, anche incinta, Silvana restava la più bella e ci fu perfino chi le chiese di sposarlo in quelle condizioni: Ma lei disse no, ostinatamente, perché all'amore ci credeva davvero, continuò il suo lavoro, crebbe la bambina e il Pezzi, morendo senza eredi, fece anche l'unica cosa buona della sua vita, lasciandole in eredità il Caffé.
Silvana aveva sempre una parola gentile per Picardi, uno dei pochi, in paese,... [segue »]
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