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...donne con cui divide tempi e spazi delle sue giornate, cercando di nascondergli quella piccola punta d'iceberg di gelosia. A volte, mi capita di immaginarlo lavorare al di là di una sola parete. Allora esco dalla porta del mio ufficio e capisco subito che è nel suo semplicemente perché l'atrio profuma di lui. È nell'aria, nei respiri e nei sorrisi della gente che percorre questi corridoi, nei suoi errori, nelle sue dimenticanze, nelle sue sbadataggini, un po' buffo e qualche volta anche goffo, ma terribilmente tenero. Dolce e gentile, disponibile fino al sacrificio di sè ma a volte malinconico nelle sue "giornate no". E sono quei giorni che io vorrei vivere con lui. La sua risata è così contagiosa che si irradia come musica nei miei giorni grigi anche quando vive le pieghe delle mie ferite, dei miei vecchi e velenosi rancori, nelle mie presenti e costanti paure ed insicurezze. Sopporta con me il peso del mio passato senza che io glie lo chieda. E mi accorgo di quante forme può assumere la luce nei suoi occhi mentre lo osservo parlare restando ad ascoltare le sue rassicurazioni o i suoi incoraggiamenti cullata dal suono della sua voce. Allora mi dico ... [segue »]
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