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...mi cammina a fianco per le strade spesso accidentate che solcano il mio mondo. Lui è riuscito ad aprire la mia anima con un dettaglio ed a farmi rivivere quei brividi che pensavo di non riuscire più a sentire. Ed allora, ogni volta che gli sono accanto torno stranamente bambina. Sento un'immensa timidezza che risulta infine più forte di quell'immane desiderio di avere il contatto di lui. Allungo la mano nel vano tentativo anche solo di sfiorarlo con un breve e fugace tocco delle dita, ma la ritraggo immediatamente per paura di scoprire che non è reale, che è soltanto frutto del mio cuore che ha creato l'appiglio di una chimera. Non voglio scoprire che potrebbe essere soltanto ancora un altro sogno spezzato. L'ho incontrato in una stagione dell'anima di pioggia perpetua, ma da allora ho capito che non voglio più permettere che il mio passato scivoli dentro il mio presente ed annulli così il mio futuro. Ho imparato che non si possono odiare tutti i fiori solo perché le rose hanno le spine; non avere più sogni soltanto perché uno non si è realizzato; oppure non credere più nell'amore solo perché uno mi è stato infedele. Ma la cosa che in assoluto più desidero condividere con lui è ridere. Ridere di lui, ridere con lui, ridere per lui. Ma, soprattutto, ridere e sorridere insieme. Ed essere così, un giorno, al di là dei sogni.
Con affetto,
Valeria De Perini.
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