Il circo dei bambini
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...il secchio per lavare i panni. L'acqua scorre rapida, scivola via come i suoi impolverati buoni propositi.
Tra il ticchettare ordinato dei picconi, sente una melodia strana; è irregolare, frettolosa. I lavoratori escono dalla miniera, sembrano sagome di cartone sconfitte dall'umidità della caverna. Daniel saltella allegramente, illuminando il fondo della scia di persone che si trascina all'esterno. Appena riconosce la sua maestra, le corre incontro. "Signorina Cecile! Le è piaciuta la mia canzone?" Inizialmente è perplessa, poi scoppia a ridere; il suo viso si è rasserenato. "Canzone? Riesci a prendere il bello da ogni cosa, vero?" Lui continua a sorridere. "Appena avrò finito di raccogliere il carbone, torneremo tutti quanti a giocare nei prati. Aspetti e vedrà!" Si allontana, canticchiando, verso la casetta adiacente al pozzo.
Cecile non riesce a dormire. La luna sembra volerle dire qualcosa, ma lei non capisce. Si gira tra le pungenti lenzuola, fredde anche d'estate. Guarda il muro, vuoto e silenzioso come sempre. Quel bambino le fa pensare che forse non si è obbligati a dire che "tanto è così". Le parole escono da sole dalle sue labbra serrate e asciutte. Forse si può ancora fare qualcosa, per far tornare gli uccelli, per rallegrare le ... [segue »]
Composto martedì 10 marzo 2020
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