Il circo dei bambini
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...strade deserte, per creare un po' di melodia in quello spezzato ticchettio ordinato e rassegnato. Cosa si può fare? Un'altra notte insonne.
"Ragazzi oggi usciamo". Gli occhi spenti dei ragazzini, sulle sedie rovinate, si accendono. Daniel distoglie lo sguardo dal paesaggio ombroso, fuori dalla finestra, per concentrarsi sui lunghi capelli color nocciola della maestra. Oggi sorride, sembra avere qualcosa in mente. Le gambette si tirano su, a fatica, sorreggendo i corpicini stanchi. Il gruppo di alunni si dirige fuori dalla scuola, poi verso il grande piazzale al centro di quell'ammasso disordinato di case. Le strade sono silenziose, gli adulti iniziano a picconare già all'alba. Ci sono delle grandi casse, appoggiate qua e là. Cecile richiama l'attenzione di tutti i presenti. "Entro stasera deve essere tutto pronto. Mettiamocela tutta!" Il suo entusiasmo non sembra riuscire ad accattivare i bambini; mentre curiosano nelle scatole, prende Daniel da parte. "Mi serve il tuo aiuto".
"Un circo? Nella mia città?" Il sindaco è abbastanza sorpreso da quell'affermazione. Non era mai successa una cosa del genere. "Sì, per cercare di sollevare un po' il morale degli abitanti; l'aria inizia ad essere pesante, hanno tutti bisogno di svagarsi. Solo per questa sera". L'uomo continua a camminare ... [segue »]
Composto martedì 10 marzo 2020
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