Il vecchio e la ragazza
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...mani sporche di fango, maliziosamente, rubavano a quel suo impubere corpo d'un tempo e a quello attuale, l'innocenza. Su quegli occhi appena aperti, calavano inesorabili ombre senza più luce, i sorrisi ingenui delle fate diventavano tentacoli della paura. Moriva così, sbocciando, quel fiore reciso che forse non sarebbe mai più cresciuto. Qualcosa di inquietante e misterioso, le stava uccidendo la cicogna e, con lei, anche Gesù Bambino.
Era una ragazza in bilico Fia, dentro la quale autocontrollo e sfrenata passione si scontravano violentemente, sfiancandola senza pietà. Era il suo corpo che non riusciva più a controllare, che reclamava una libertà totale, illimitata, senza freni, fuori dal controllo della mente, dalla censura della ragione, dai tabù della morale.
Sentiva che, anche se avesse provato a fuggire dai suoi pensieri e da se stessa, in qualunque posto del mondo si fosse nascosta, si sarebbe ritrovata sempre con sé e con le sue tentazioni. Era un angelo di fuori, un demonio dentro. In lei, Dio dava la mano a Satana e camminavano entrambi a braccetto. La purezza si mischiava con la lussuria fino a darle le sembianze d’una creatura diabolicamente angelica, incapace di districarsi nei tortuosi e oscuri labirinti dell’istinto e dell’inconscio che ... [segue »]
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