Dividere il cielo
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...mi aveva dato il continuo della vita. Laura non avrebbe mai detto:
-"... Io sono la parte del cielo che ti manca! Aspetterò per sempre che tu sia mio o accetterò per sempre che tu sia diviso".
Correvo per la città vedendo luci schizzare intorno e scansando quelle rosse. Ogni goccia salata sulla visiera era l'immagine di Nicoletta. La sentivo distesa in centro al suo letto a guardare il tetto con la testa sul cuscino bagnato. Con gli occhi increduli, con la collanina che le avevo regalato la mattina stretta in una mano posata sul cuore, immaginavo il pendente che rifletteva la luce della Luna. Sapevo che non avrebbe lasciato la finestra chiusa. Noi amavamo la finestra aperta e la luce della luna che colorava le nostre notti, ed i nostri giochi. Amavamo il sorgere del Sole che la mattina illuminava i nostri corpi lucidi d'amore. Sentivo che aveva paura... Sentivo di avere paura.
Quanto piansi quella notte. Ricordo che correvo per la città quando urtai qualcosa, volai via, scivolò la moto sull'asfalto umido, anche gli angeli stavano piangendo. Vidi il cielo rotolarmi attorno, sentii il mio corpo fermarsi contro il vento e poi niente più... Nei miei occhi un casco ... [segue »]
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