Dividere il cielo
Scegli la pagina:
...di plastica e poi nella tasca interna della mia borsetta da moto.
Passarono alcuni giorni da quando uscii dall'ospedale. Li usai per tante cose: aggiustare la moto, riprendermi dal dolore che ancora avevo al costato, portare i bimbi al parco, andare a mangiare fuori con Laura, risanare la mia anima. Anche se mi sentivo mentalmente chiamato da Nicoletta non la chiamai mai. Soffrivo già abbastanza il mezzo cielo e un quarto mio e di Laura. Avrei potuto cambiare idea e non volevo. La pianezza del rapporto con Nicoletta poteva essere la beffa di una nuova passione appena cominciata, poi magari si sarebbe appiattito tutto come era successo con Laura. Per la verità non avevo mai sentito Laura per telepatia. Nicoletta la sentivo, la vedevo al suo computer a scrivere le sue poesie, erano grigie quando l'avevo conosciuta, divennero rosa e adesso sento che sono di nuovo grigie. Avrei potuto vederle su internet accendendo il computer. Ma non volli fare nemmeno questo. Soffrivo le finestre della camera da letto oscurate tutte le notti. Soffrivo a non vedere i nostri corpi lucidi d'amore segnati dai raggi del primo Sole. Ma non ero mai riuscito a fare capire a Laura quanto amassi i ... [segue »]
Leggi un altro Racconto Tutti gli Argomenti
Immagini con frasi
Consigliati
Ultimi argomenti inseriti
Commenti