Angiliddru
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...Il nostro personaggio dava una mano ad allineare le panchine per lo spettacolo e pulire il pavimento e così facendo si poteva gustare tutte le rappresentazioni, senza pagare una lira. Dotato di buona memoria e di miglior passione per il genere, col passare degli anni aveva imparato perfettamente il copione e ne faceva sfoggio in ogni circostanza. La gente faceva cerchio attorno a lui quando, sulla pubblica via, immedesimandosi al massimo col personaggio di Orlando, ne cantava le gesta imitandone i movimenti e brandendo il bastone come una durlindana. Era un vero divertimento vederlo saltare avanti e indietro mimando duelli all'ultimo sangue, seriamente ricompreso nel suo ruolo, trafelato ma soddisfatto dell'attenzione che il pubblico gli prestava. Ed alla fine dello spettacolo era capace di redarguire lo spettatore che non lo avesse degnato di un appalauso.
Un bel giorno accadde qualcosa di strano nella vita di Angiliddru. Non più allegro come prima, ma taciturno ed
un po' scontroso, sembrava non amare più le sue recite improvvisate; anche nel modesto lavoro che svolgeva, si mostrava alquanto svanito, distratto, pensieroso. Don Santu, il proprietario della bettola, notato questo cambiamento di umore del suo inserviente, cercò di metterlo alle strette per conoscerne il motivo, ma ... [segue »]
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