Angiliddru
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...nell'aria e perdette conoscenza.
Svegliandosi, dopo un tempo che non seppe quantificare, si ritrovò tutto nudo disteso su di un lettino metallico, avvolto da luce intensa e circondato da altri esseri simili al primo, che lo osservavavo e toccavano in tutto il corpo, esplorando ogni suo orifizio e soffermandosi su ogni particolare anatomico. Sentiva la pelle molto fresca, come se fosse stato lavato poco prima e, cosa che lo meravigliava ancora adesso, nonostante il terribile aspetto dei suoi ospiti, non sentiva alcuna paura ed era come se trovasse del tutto normale la loro presenza, l'avventura tanto strana che stava vivendo.
Al termine di quella visita, fu colto da un'improvvisa vertigine e, quando si riebbe, si ritrovò ai piedi del vecchio castello che domina il mare a pochi chilometri dal paese.
Perché il lettore possa meglio comprendere il resto del resoconto che Angiliddru, sempre visibilmente agitato, continuava a fare all'incredulo Don Santu, bisogna aprire una breve parentesi.
Il castello di cui ho fatto cenno, fatto costruire nel 1358 probabilmente da Federico iii Chiaramonte, il più potente
signore feudale della Sicilia del tempo, è situato in splendida posizione, dominante la costa, su una collina che termina a strapiombo sul mare. Munito di un'alta ... [segue »]
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