Il vento della memoria
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...ai suoi occhi come un fallito di prima scelta.
Dopo avermi detto poche altre parole comprensive di ingiurie, mi mise alla porta e chiese che le restituissi le chiavi di casa (che era intestata a lei), buttò quattro panni dentro la prima borsa che trovò nell'armadio, me la diede con forza nelle mani e mi spinse fuori di casa, dicendomi che era finita e che non dovevo farmi più vedere da lei.
È in quel momento, in piedi fuori dalla porta, con nulla in mano se non la borsa e le chiavi di una macchina inutilizzabile, che mi tornò in mente cos'era accaduto: a lavoro ero stato ripreso per mancanza d'attenzione e d'impegno, ed a nulla servirono le mie spiegazioni, mi misero comunque in aspettativa. Quando tornai a casa raccontai tutto alla mia ormai quasi ex moglie che andò su tutte le furie, mi accusò di non tenere a lei e ne approfittò per rivangare situazioni passate: calcò talmente la mano da mandarmi in bestia a tal punto da spingermi ad insultarla pesantemente ed uscire velocemente di casa imprecando e sbraitando. Fu per questo che mi diressi al bar e cominciai a bere alcol a volontà.
Un senso d'insoddisfazione e ... [segue »]
Composto martedì 24 novembre 2009
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