Attimi d'infinito
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...lo legava ai suoi genitori era crollato. Le macerie, o il rancore per averlo salvato, ancora minavano le basi di quello che è il rapporto umano per eccellenza. I suoi genitori non volevano saperne più niente.
"Chi vorrebbe qualcuno come me... hanno ragione!".
26 anni. Un lavoro sottopagato e sfiancante.
Lacerato nel corpo e nello spirito, stanco.
Si ritrovò a ricordare il suo periodo scolastico.
"Suo figlio si applica, ma potrebbe fare di più..."
Certo, come no...
Aveva 30 anni adesso.
Ancorato a quello che era il suo lavoro, sottopagato e sfiancante, aveva più volte ripensato alla lametta. In fondo, stavolta non c'era nessuno disposto a salvarlo. A nessuno importava e nessuno avrebbe sentito la sua mancanza...
Eppure il treno proseguiva la sua corsa.
Era giunto ai 40.
Nel suo ufficio, la foto che lo ritrae come impiegato del mese.
Sulla sua scrivania le solite care scartoffie.
Se non altro, la sua vita era migliorata.
Almeno esternamente.
Interiormente la battaglia era ancora accesa e l'ossigeno che respirava la alimentava giorno dopo giorno.
A 45 anni aveva sposato quella donna.
Lo aveva reso relice. Aveva reso migliore quell'esistenza infelice. In fondo portare il peso in due poteva anche andar bene. Fino ... [segue »]
Composto giovedì 27 maggio 2010
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