Scritto da: Sir Jo Black

7 settembre


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...più rabbia per me che cado, per la gente stremata, per il mondo che affonda succhiato dalle mani di pochi.

E i miei sogni muoiono, e non ho ancora paura … ricordo parole: “Guess your dreams always end. They don't rise up just descend, but I don't care anymore, I've lost the will to want more, I'm not afraid not at all, I watch them all as they fall, But I remember when we were young”.

Avevo progetti, ma erano solo sogni e ora resta la maledetta voglia di dormire chiudere questo giorno, aprire gli occhi su un giorno nuovo dove ci sarà la stessa rabbia, lo stesso mondo, ma forse non l'impotenza e la noia.

Chiudo le finestre, tutte. Mi lascio nella mia penombra, nei miei pensieri. L'ultima tazza di caffè mi aspetta in cucina, la bevo dalla caffettiera e continuo a fumare l'ennesima sigaretta scrivendo cazzate.

Ormai è tardi, il sole è troppo alto, fuori c'è la strada lunga arsa dal sole, carica di rumore di ferro e tanfo di asfalto rovente. Voglio dormire, poi: riporrò la bottiglia, fotograferò la schiuma secca, forse mangerò, passerò la notte a guardare il soffitto e i miei pensieri, mi rialzerò con un giorno nuovo: la caffettiera, la colazione, con la bottiglia mezza piena, il portacenere, le briciole, il mondo che brucia e la rabbia per vivere.
Composto lunedì 7 settembre 2015

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    Scritto da: Sir Jo Black

    Commenti


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    :)
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    Molto spontaneo, bravissimo! !!
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    Ok :)
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    Tranquillo... intendevo dire: sentimento cupo e triste su quanto circonda il personaggio da te descritto!!
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    Buongiorno Lady_T, sono contento che tu, nonostante la cupezza ed il malessere, abbia gradito il mio scrivere e ti ringrazio ... :)
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    Suppongo che tu per torvo abbia inteso cupo e pieno di malessere ... Perché nel mio scrivere non c'è certo astio e malanimo come la parola torvo prevederebbe ...
    Vocabolario Treccani online:

    tórvo

    tórvo agg. [dal lat. torvus]. – Che esprime astio o malanimo, minaccia o diffidenza, riferito allo sguardo o all’espressione del volto: sguardo t. e minaccioso; lo guardava con occhi t.; gli rivolse una t. occhiata; lei si voltò, diventò irriconoscibile. Il suo occhio glauco divenne t., cattivo (L. Romano); lo vide t. in viso e se ne andò intimorita. Con valore di avv.: lo guardò torvo. Avv. torvaménte, in modo torvo, con espressione torva.

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