7 settembre
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...più rabbia per me che cado, per la gente stremata, per il mondo che affonda succhiato dalle mani di pochi.
E i miei sogni muoiono, e non ho ancora paura … ricordo parole: “Guess your dreams always end. They don't rise up just descend, but I don't care anymore, I've lost the will to want more, I'm not afraid not at all, I watch them all as they fall, But I remember when we were young”.
Avevo progetti, ma erano solo sogni e ora resta la maledetta voglia di dormire chiudere questo giorno, aprire gli occhi su un giorno nuovo dove ci sarà la stessa rabbia, lo stesso mondo, ma forse non l'impotenza e la noia.
Chiudo le finestre, tutte. Mi lascio nella mia penombra, nei miei pensieri. L'ultima tazza di caffè mi aspetta in cucina, la bevo dalla caffettiera e continuo a fumare l'ennesima sigaretta scrivendo cazzate.
Ormai è tardi, il sole è troppo alto, fuori c'è la strada lunga arsa dal sole, carica di rumore di ferro e tanfo di asfalto rovente. Voglio dormire, poi: riporrò la bottiglia, fotograferò la schiuma secca, forse mangerò, passerò la notte a guardare il soffitto e i miei pensieri, mi rialzerò con un giorno nuovo: la caffettiera, la colazione, con la bottiglia mezza piena, il portacenere, le briciole, il mondo che brucia e la rabbia per vivere.
Composto lunedì 7 settembre 2015
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