Scritto da: Antonio D.

Partenze d'infanzia


Scegli la pagina:
Sento ancora l'ansia che trasmetteva mia madre ogni qualvolta si dovesse partire. Si giungeva in stazione con un'ora di anticipo perché lei diceva: "il treno non aspetta". E quando in lontananza tra sbuffi, fumo e vapore cominciava a prendere forma la sagoma nera e imponente della locomotiva, il cuore iniziava a battere forte con lo stesso ritmo del campanello che ne annunciava l'arrivo. Di li a poco sarebbe iniziato l'assalto, i più lesti salivano sui vagoni ancora in movimento, e dopo avere occupato i posti per tutta la famiglia si affacciavano immediatamente dal finestrino per farsi passare i bagagli. Accadeva spesso che quando il treno si fermava già tutti i posti erano occupati e bisognava così rassegnarsi a rimanere in piedi per tutto il viaggio o al massimo usare come seduta un pacco o una valigia, ostacolando il defluire degli altri passeggeri costretti il più delle volte a incredibili evoluzioni. Si partiva così tra lacrime e abbracci e la promessa di scrivere una lettera appena giunti a destinazione, destinazione che però spesso era ignota a molti di loro che per la prima volta si recavano al nord o all'estero in cerca di lavoro, e ignoto, quasi sempre voleva dire sacrifici,... [segue »]

Immagini con frasi

    Info

    Scritto da: Antonio D.

    Commenti

    Invia il tuo commento
    Vota la frase:9.00 in un voto

    Disclaimer [leggi/nascondi]

    Guida alla scrittura dei commenti