Ancora una volta, per una volta
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La cosa migliore è imparare ad osservare. Osservare per cogliere piccoli gesti e piccoli sguardi. Quei piccolissimi sguardi che ti scaldano, gelano il cuore. Quegli sguardi che ti fanno tremare le gambe e le labbra. Quegli sguardi malinconici che ti sfidano, che ti guardano con disprezzo e delusione. Sguardi che partono dal cuore e terminano nella profonda luce degli occhi. Gli occhi di chi ti ha sempre osservato e senza mai aver chiesto nulla, ti ha capito. Quei piccoli sguardi che ti hanno lasciato senza dire una parola, che ti hanno steso al suolo senza saper reagire. Quei gesti inaspettati che mai ti saresti aspettato, che arrivano all'improvviso e non sai cosa farne. Ne resta così poco ancora. E poi non ne puoi più e chiudi gli occhi. Fai finta che nulla sia successo e chiudi quei maledetti occhi che fino ad un attimo prima avevano visto fin troppo. Mi capita di riaprirli ogni tanto, di riaprirli per vedere cosa accade, per vedere se risuccede ancora. Ci piace essere maledetti insieme!
E tu, seduto lì a stendermi le mani. E io qui, con i capelli sciolti e bagnati. Le gocce mi bagnano la schiena e le gambe. Tu, coi pugni chiusi,... [segue »]
Composto sabato 3 dicembre 2016
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