Un ragazzo calabrese
Capitolo: La mia Calabria.Scegli la pagina:
...accoppiarono e alla fine sono rimasti attaccati. Tre o quattro bambini del quartiere gli tiravano dei sassi, povere bestie. Il maschio molto grosso e alto, trascinava quella povera bestia.
Una risata sottile e compiaciuta attirò la mia attenzione. Affacciata alla finestra delle scale di rimpetto, una bellissima affascinante ragazza dal visino roseo, capelli biondi a caschetto, sfoggiava un candido sorriso incorniciato da bellissime labbra rosso rubino.
Agitò la mano come un saluto, mentre le sue labbra si schiudevano lentamente e sussurravano – ciao!.
Mi girai a destra e a manca, scrutai le finestre vicine, non c'era anima viva. Eravamo soli, io e lei. Quel "ciao" era rivolto alla mia persona? Lei si accorse del mio imbarazzo e sorrise con malizia.
Il mio cuore cominciò ad impazzire, come comportarmi? Nei miei diciotto anni, non avevo mai avuto alcuna relazione con donne di simile bellezza. La guardai senza fiatare, pensavo fosse un miraggio, "il caldo" a volte "provoca visioni strane". No. Era proprio vera. Bellissima. Era li, in carne e ossa, mi fissava e ridacchiava. Cominciavo a sudare, mi tremavano le gambe per l'emozione, facevo finta di niente come se tutto sembrasse normale. La guardai quasi con sfida, "insomma il maschio ero ... [segue »]
Composto sabato 17 dicembre 2016
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