Lettera alla mia amata Italia
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...muretti del porto.
La Sardegna. Distese di sabbia e coste frastagliate. I marinai con la voglia di vivere negli occhi e i sacrifici di uomini semplice nel cuore.
Napoli e il suo volto di città instancabilmente vivace. La pizza, quella vera. Tonda, morbida, sottile, bordi alti.
Italia mia. Rinascerai e con te ogni singola tua anima.
Riplasmerai le menti umane di una nuova consapevolezza, di un apprezzamento di quegli elementi apparentemente banali. Alla fine la normalità non è poi così noiosa.
Ti ripopolerai presto di felicità, di abbracci, di volti sinceri, di pacche sulle spalle. Ritornerai ad essere schiamazzi di bambini sulle strade, chiacchierare di individui agitati e suoni di chitarra in riva al mare. I picnic nei parchi con il cestino della frutta aperto, le partite di calcio fino a tarda serata, il profumo di carne sul barbeque del centro della città. Una scala appoggiata ad un albero colmo di ciliegie, un passeggiata al tramonto. L'ultimo sorso di un cocktail al bancone del bar avrà un sapore diverso. Il profumo di focaccia del panificio dietro l'angolo sarà speciale. E la cheesecake ai frutti di bosco della mia nonna profumerà dell'avventura di avercela fatta. Sì, di AVERCELA FATTA.
Una camicia ... [segue »]
Composto giovedì 26 marzo 2020
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