Improvvisamente nel caos del mondo
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Viviamo nell'epoca storica del benessere più totale eppure l'essere umano non è mai stato più solo di così. Viviamo nell'epoca storica dove un messaggio in chat vale mille punti e uno sguardo sorridente per la strada scivola via come se nulla fosse. Viviamo ai tempi delle cose scontate ma rigorosamente necessarie, dell'apparire sempre al primo posto, dell'emergere nel proprio gruppo di amici. L'importante, alla fine, è non metterci mai la faccia.
Ci troviamo ora a vivere una realtà che ci si rivolta contro tutto d'un tratto.
Non ci riconosciamo più. Il contagio. Tutto che si espande a macchia d'olio. Bombardamento di notizie. Il silenzio. Piano piano i primi rumori, il silenzio che poi non è più silenzio. Si vede in bianco e nero, i colori sono più sbiaditi del solito. Si collezionano momenti, cercando di mantenere l'equilibrio. La voglia di gridare al mondo. La voglia di cancellare tutto, tutto ciò che è così strano ai nostri occhi. Perché? Perché proprio ora che eravamo immersi ognuno nella propria quotidianità di esseri umani liberi come il vento? Perché trovarsi da un giorno all'altro con la schiena su un letto e le mani in mano alla ricerca di un sorriso? Un sorriso dietro ... [segue »]
Composto venerdì 13 marzo 2020
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