Scritto da: D. Sosio

Improvvisamente nel caos del mondo


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...reanimazione. Gli infermieri fieri e innamorati del loro lavoro. Il camice che fa sudare per 6 interminabili ore di turno senza poter bere un sorso d'acqua in una sala di terapia intensiva ad accudire vite umane che respirano artificialmente. Dopo quella linea gialla la paura prende spazio, la bocca si asciuga e ci si rimboccano le maniche. Tanta stima per quegli angeli dal camice verde. Anche noi giovani ci possiamo ammalare, o peggio ancora possiamo fare ammalare chi è più fragile, involontariamente. Nessuno è immune. Nemmeno chi se ne frega, nemmeno chi sceglie lo svago personale alla salute collettiva. Gli sci possono restare fissi al chiodo per qualche giorno, al massimo andranno rifatte le lamine. Il parco dove correre all'aria aperta non ha le gambe per scappare via. Alla salute invece scivola il tempo tra le dita in meno di un secondo.

Mah, perché in cina le strade al mese di gennaio erano così deserte? E la disinfezione dei locali? Esagerazione. Ah si, era chiamata eragerazione tutta quella roba. I cinesi, erano loro ad essere il popolo di egoisti? Ed ora però sono proprio quegli egoisti a metterci la mano sul cuore. Scendono da un aereo bianco che proviene dalla ... [segue »]
Composto venerdì 13 marzo 2020

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    Scritto da: D. Sosio
    Riferimento:
    Si tratta di alcune considerazioni personali in merito alla situazione del CoronaVirus che si sta evolvendocosì rapidamente. Ho scritto queste parole pochi giorni dopo l' inizio della mia quarantena.
    Con la testa che scotta di pensieri provo a mettere nero su bianco le mie emozioni.
    Dedica:
    A ogni essere umano, ad ogni anima che si sente totalmente persa di fronte ad una situazione di emergenza totale dai tratti così surreali.
    Ha partecipato al concorso
    #IORESTOACASAeSCRIVO

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