Lettera alla mia amata Italia
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...a quadri verde e nera. Un bacio rubato allo scoccare di attimi che resteranno per sempre, nonostante le spalle voltate. Nonostante la negatività delle parole, nonostante le mille lacrime di fragilità. La bicicletta, proprio la bicicletta. Le ruote che girano a mille, le gambe distrutte, l'acido lattico fino alle orecchie, il sangue in gola ma... è la linea del finale a vincere su tutto!
Proveremo forse a lasciare da parte il denaro, almeno per i primi tempi. Ricuciremo cuori infranti. Ago, filo e una buona dose di mani pronte ad accarezzare sensazioni diverse da ciò che c'era prima. Faremo in modo che la VICINANZA scoperta nella LONTANANZA non passi più. E che i vuoti creati dall'assenza e dalla solitudine siano colmati da nuovi sorrisi pronti a dire: "Io ci sono, il resto non mi importa più!".
Ripareremo le tue ossa rotte in qualche modo, magari rimboccandoci le maniche a vicenda. Magari rendendoci conto che il Mondo là fuori ci aspetta, aspetta solo noi. Le tue attività ripartiranno, con uno spirito grintoso. Moda, arte, sport, eventi e super cibo. La pasta al pomodoro e il mandolino. Il gelato al cioccolato. Il caffè - un espresso macchiato caldo, rigorosamente con schiuma in tazza ... [segue »]
Composto giovedì 26 marzo 2020
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