La tua pelle
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Il sole filtra dalla serranda abbassata, illuminando il letto sfatto. Le lenzuola azzurro pallido, mi avvolgono. Lentamente volgo lo sguardo su di te, mi rigiro e abbracciando il mio cuscino, scoglio di salvezza di questo mare agitato, ti guardo dormire. Come sempre, come la prima volta, come se fosse l'ultima volta. Il tuo corpo addormentato, abbandonato fra le onde di questo mare di stoffa, mi appare diverso, come se ogni volta scoprissi su di te, un qualcosa che mi era sfuggito, un particolare che non avevo visto, una caratteristica che non avevo considerato. Guardando la tua pelle, così amata, così desiderata, così vissuta da te ogni giorno, e così poco da me, mi chiedo che cosa abbia di così attraente, eccitante, sconvolgente e intrigante, da non farmi riuscire a pensare, che ad una cosa soltanto. Come fare per averla. Per sentirla sotto le mie dita, per poterne saggiare la delicatezza e la sua forza, la sua consistenza e morbidezza, la sua asperità e la sua levigatezza. Come posso fare, per sentire il suo profumo, per poter odorare la sua essenza, che sa di muschio, di bosco bagnato da un temporale estivo, di rugiada su un prato illuminato dal sole di ... [segue »]
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