CHAT E TACCO 13
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...mia" cominciò, paziente. "Non ti ho mai visto in questo stato di soporifero catalessi parlarmi di ciò che ti frulla nella testa. Stai pensando a qualcosa o qualcuno, è chiaro. Sputa il rospo."
Adoravo Serena, a cui generalmente raccontavo tutto, ma in questo frangente non ero intenzionata a metterla al corrente della mia improvvisa fissazione erotica per uno sconosciuto che avevo praticamente rimorchiato in un Social Network. Alcuni segreti sono troppo intimi e imbarazzanti per rivelarli anche a una persona che ci conosce bene come un amica fedele, molto più di una sorella. Perciò borbottai qualcosa a proposito della salute di un amico e della casa; seppure titubante, lei finì per accettare la mia spiegazione.
Per sviare l'argomento gli chiesi di lei e, per fortuna, passammo a parlare del suo compagno e dei loro progetti comuni. Serena aveva accettato di andare a convivere con Henry, nel fine settimana sarebbe andata a conoscere la sua famiglia ed era terrorizzata di trovarsi di li a poco al cospetto della madre di Henry che le aveva descritto come donna austera e puntigliosa. Aveva una vita dignitosa, tranquilla e a breve anche stabile con un ottima occupazione, una bella casa in allestimento, un compagno ... [segue »]
Composto domenica 5 maggio 2013
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