CHAT E TACCO 13
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...la giornata pensai a lui, e anche il giorno dopo. Il desiderio di sentirlo crebbe nella mia mente, il suo pensiero consumava ogni momento del giorno come si era insinuato nei miei sogni agitati dal primo giorno che avevo ricevuto il suo msg. Non facevo che tornare a ritroso con la mente e nei messaggi, per cercare di capire cosa avessi scritto che giustificasse la freddezza nelle sue ultime parole. Forse l'avevo deluso? Avevo detto qualcosa di sbagliato, rivelato qualcosa di imperdonabile? Mi rendevo conto di essere ossessiva e ossessionata.
Ripassavo mentalmente ogni attimo del nostro stare insieme separati da una chat, mi rendevo conto col passare del
tempo potesse essere un veicolo oltre che di interazione anche un aggeggio che poteva creare grossi fraintendimenti con
l'accavallarsi dei messaggi.
Subito dopo pranzo, ero sdraiata in sala professori assorta nei miei pensieri e schiava delle mie fantasie, mi raggiunse Serena la mia miglior amica. Era ferma sulla porta, mi scrutava attentamente poi con voce ferma e amorevole mi chiese "che c'è?" E poi rimase in silenzio per darmi l'opportunità di rispondere alla sua domanda.
Vedendo che tacevo, sempre assorta nei miei pensieri come se fossi seduta su una nuvola, sospirò. "Amica cara, gioia ... [segue »]
Composto domenica 5 maggio 2013
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